2 giugno, il Sindaco Gnarra ai piccoli cittadini di Moio della Civitella: «Siete il futuro dell’Italia. Viva la
Repubblica»

«Ho voluto celebrare il settantasettesimo anniversario della proclamazione della Repubblica italiana
insieme a voi bambini e bambine del Comune di Moio della Civitella, perché rappresentate il futuro del
nostro paese e della nostra nazione. Voi siete i custodi dei valori sanciti dalla Costituzione italiana», così il
sindaco Enrico Gnarra si è rivolto ai piccoli cittadini del suo Comune, così come era accaduto in occasione
dell’“Anniversario della Liberazione”, lo scorso 25 aprile.

La manifestazione è iniziata con il “Canto degl’Italiani”, l’inno nazionale scritto da Goffredo Mameli e
musicato da Michele Novaro nel 1847. Si è proseguito poi con la deposizione della corona d’alloro dinanzi al
Monumento ai Caduti situato a Pellare di Moio della Civitella. Insieme al sindaco e ai bambini della scuola
dell’infanzia e della scuola primaria del Comune, presenti gli amministratori comunali e numerosi cittadini.
«Ci siamo visti qualche mese fa, il 25 aprile, in occasione dell’anniversario della Liberazione», ha
puntualizzato il sindaco Enrico Gnarra rivolgendosi ai piccoli presenti in piazza, ciascuno dotato di una
bandierina tricolore. Ripercorrendo le tappe salienti che hanno portato fino a 2 giugno 1946 – data del
referendum istituzionale che ha sancito la nascita della Repubblica attraverso la prima votazione a suffragio
universale in Italia –, il Primo cittadino di Moio della Civitella si è soffermato anche sulla Costituzione
italiana.

Nello specifico, ha ricordato l’articolo 11: «L’Italia ripudia la guerra», esprimendo – allo stesso
tempo – solidarietà e vicinanza nei confronti della popolazione ucraina.
Successivamente, il sindaco ha dato la parola agli alunni e alle alunne della classe quinta della scuola
primaria di Moio della Civitella. «Con la libertà in fondo a cuore costruirono un paese davvero migliore. Con
leggi importanti, giuste e buone scrissero un libro: la Costituzione. Mi raccomando fate attenzione a chi la
cancella senza ragione, perché Repubblica e Costituzione fanno l’Italia, la nostra nazione!».
Con questi versi della poesia “2 giugno” recitata dai bambini e l’Inno nazionale intonato da tutti i presenti,
si è così conclusa la cerimonia della Festa della Repubblica italiana.