SALENTO. Con una sentenza depositata il 21 maggio 2025, il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania – sezione staccata di Salerno – ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da Gigliola Radano contro la nomina della Giunta comunale di Salento, guidata dal sindaco e difesa in giudizio dall’avvocato Gennaro Maione.
Il ricorso, originariamente proposto in sede straordinaria al Presidente della Repubblica e poi trasposto dinanzi al TAR, chiedeva l’annullamento del decreto sindacale del 18 giugno 2024 e della successiva delibera consiliare del 23 giugno 2024, con cui veniva ufficializzata la nomina degli assessori Giuseppe Santoro e Pierluigi Scarpa.
Secondo la ricorrente – rappresentata dall’avvocato Alessio Rahal – i provvedimenti contestati avrebbero violato la normativa in materia di parità di genere, non avendo il Sindaco svolto un’adeguata istruttoria per garantire la rappresentanza femminile, obbligatoria anche nei piccoli Comuni sotto i 3.000 abitanti.
Tuttavia, il TAR ha accolto l’eccezione preliminare sollevata dalla difesa comunale, secondo cui il ricorso era tardivo. La pubblicazione degli atti all’albo pretorio, avvenuta dal 27 giugno al 12 luglio 2024, ha fatto decorrere il termine massimo di 120 giorni per proporre il ricorso straordinario, che invece è stato notificato solo il 14 novembre 2024, oltre i limiti previsti dalla legge.
I giudici – presieduti da Salvatore Mezzacapo, con Antonio Andolfi consigliere e Raffaele Esposito estensore – hanno evidenziato che la trasposizione del ricorso dal Presidente della Repubblica al TAR non comporta la sanatoria della tardività , ribadendo un orientamento giurisprudenziale ormai consolidato.
In definitiva, il Tribunale ha dichiarato inammissibile il ricorso, con compensazione delle spese di lite tra le parti.
La sentenza è esecutiva e conferma la piena legittimità della Giunta attualmente in carica nel Comune di Salento.