Innovazione a supporto della neuropsichiatria infantile

Con l’apertura del primo laboratorio di neuroscienze applicate all’età evolutiva, l’ASL Salerno ha segnato un nuovo traguardo per la salute e il benessere dei cittadini.
L’inaugurazione si è svolta questa mattina, 30 maggio, alle ore 10, presso l’Ospedale di Agropoli, nei locali dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile dell’area sud.

Questi nuovi servizi hanno rappresentato un passo significativo nell’offerta diagnostica e terapeutica rivolta alle patologie neurologiche e psichiatriche dell’età evolutiva. Una scelta, fortemente voluta dalla Direzione Generale, che ha individuato proprio nella sede di Agropoli il punto di avvio per l’attivazione di un servizio altamente innovativo.

Il neurofeedback e il biofeedback, basati su tecnologie di monitoraggio e analisi dell’attività cerebrale e corporea, hanno consentito ai pazienti in età evolutiva di migliorare il controllo di funzioni fondamentali quali la gestione dello stress, la concentrazione e il benessere psicofisico.

La tecnica del neurofeedback ha permesso di rilevare l’attività elettrica cerebrale nelle aree deputate al controllo dell’attenzione, del comportamento e della memoria, confrontandola con valori di riferimento riconosciuti in letteratura, al fine di individuare eventuali differenze.

Grazie all’impiego di questa metodica, è stato possibile confermare sospetti diagnostici elaborati su base clinica e trattare efficacemente disturbi della sfera neuropsichica, quali ADHD (Disturbo da Deficit dell’Attenzione/Iperattività), disturbi d’ansia, disturbi depressivi e altri ancora.

A testimoniare l’efficacia del neurofeedback è anche il suo utilizzo da parte della NASA, che lo ha adottato per la preparazione degli astronauti nella gestione dello stress e nel miglioramento dell’autocontrollo.

Attraverso un software capace di trasformare l’attività cerebrale in un gioco – ad esempio una macchina da corsa che si muove quando il bambino migliora la soglia di attenzione – i piccoli pazienti hanno potuto osservare in tempo reale la propria attività cerebrale e imparare a modificarla. Il meccanismo ludico ha facilitato l’acquisizione automatica di migliori performance attentive.

L’introduzione di questa promettente strategia terapeutico-abilitativa, con le relative tecnologie, ha preso il via proprio dal sud dell’Azienda, rappresentando il primo passo verso una futura estensione anche alle altre sedi di Neuropsichiatria Infantile dell’ASL Salerno.