Le parole del primo cittadino: 

In merito alla nota diffusa dal gruppo consiliare di opposizione “Camerota – Impegno Comunella”, ritengo necessario, nel rispetto dei cittadini e dell’Istituzione che rappresento, offrire un chiarimento netto e trasparente.

Le accuse rivolte alla mia persona sono infondate, gravemente lesive e costruite su una ricostruzione volutamente distorta dei fatti. Non ho mai pronunciato espressioni omofobe, sessiste o discriminatorie. Tali affermazioni non mi appartengono chi mi conosce sa bene quanto io abbia sempre agito nel rispetto della persona, e dei valori dell’inclusione.

A ulteriore conferma di ciò, va sottolineato che il consigliere che oggi si dichiara offeso in aula è la stessa persona che io stesso, da sindaco, ho voluto nominare vicesindaco all’inizio del mandato. Una scelta condivisa con tutta la maggioranza, che ha sempre seguito una linea di rotazione tra le frazioni del territorio, così come stabilito già in fase di campagna elettorale. Non si è trattato dunque di una rimozione, ma dell’attuazione di un principio politico trasparente, volto a garantire equa rappresentanza a tutte le comunità del nostro Comune.

In merito alla trasmissione in diretta del Consiglio comunale, è intervenuta una precisazione fondamentale: come riportato pubblicamente dalla testata Licusati Live, incaricata della registrazione video, non sono stato io a ordinare lo spegnimento della telecamera. È stato l’operatore stesso a domandare se la seduta fosse conclusa e, ricevuta conferma, ha interrotto la diretta come da prassi consolidata. Le immagini mostrano chiaramente che i presenti stavano lasciando i posti. Parlare di censura, quindi, è semplicemente falso.

Dispiace constatare che, come spesso accade, anche in questa occasione molte persone si siano già schierate sui social senza essere state presenti in aula, senza conoscere i fatti e basandosi esclusivamente su una versione parziale e strumentale. La verità, però, non si costruisce con le polemiche online, ma con i fatti e con il senso di responsabilità.

Trovo inaccettabile che si sfruttino dinamiche interne al confronto politico per lanciare campagne diffamatorie e delegittimanti. Il Consiglio comunale deve essere luogo di dibattito, anche acceso, ma sempre nel rispetto della verità. Chi usa parole come “odio” e “intimidazione” per screditare l’avversario mostra una pericolosa deriva del ruolo istituzionale che ricopre.

Da parte mia, continuerò a lavorare per Camerota, con serietà, impegno e senso delle Istituzioni. I cittadini meritano fatti, non teatrini.

Mario Salvatore Scarpitta

Sindaco di Camerota