Una Commissione d’indagine inviata dal Ministero dell’Interno si insedierà a breve presso il Comune di Capaccio Paestum.

 

La decisione è stata assunta dal prefetto di Salerno, Francesco Esposito, su delega del ministro Matteo Piantedosi, in applicazione del Testo Unico degli Enti Locali. Un provvedimento che giunge in un momento particolarmente delicato per la Città dei Templi, scossa dall’arresto del sindaco Franco Alfieri e da un’indagine giudiziaria che ha fatto emergere presunti legami tra politica, malaffare e criminalità organizzata.
A comporre la Commissione sono la dottoressa Savina Macchiarella, viceprefetto e dirigente dell’Area I della Prefettura di Caserta, il maggiore dei Carabinieri Vincenzo Izzo, e la dottoressa Franca Maietta, già funzionaria presso la Prefettura di Napoli, oggi in quiescenza. I tre avranno il compito di effettuare un’attenta ricognizione degli atti amministrativi e delle condotte interne all’ente, per verificare l’eventuale sussistenza di condizionamenti mafiosi o situazioni di grave compromissione della legalità amministrativa.
L’accesso ispettivo durerà tre mesi, con possibilità di una sola proroga di ulteriori tre. Al termine del mandato, la Commissione consegnerà una relazione dettagliata al Prefetto, che valuterà le risultanze e le inoltrerà al Viminale per le opportune determinazioni. Nei casi più gravi, tali procedure possono sfociare nello scioglimento del Consiglio comunale.
La notizia arriva a pochi giorni dalla decisione del Gip del Tribunale di Vallo della Lucania che ha confermato gli arresti domiciliari per Alfieri, coinvolto in una vasta inchiesta su presunti appalti truccati, pressioni su funzionari e voto di scambio politico-mafioso in relazione al noto pregiudicato Roberto Squecco. Il trasferimento del procedimento da Salerno a Vallo ha riacceso i riflettori sulla vicenda proprio mentre la comunitĂ  si appresta a tornare alle urne per eleggere il nuovo sindaco e il nuovo Consiglio comunale.
A chiedere l’intervento del Ministero dell’Interno erano stati nei mesi scorsi il senatore Antonio Iannone (Fratelli d’Italia) e il deputato Pino Bicchielli (Noi Moderati), alla luce delle gravi anomalie emerse nell’azione amministrativa e dei risvolti giudiziari sempre più preoccupanti.
Il ricorso a una Commissione d’indagine è previsto dal Tuel nei casi in cui emergano “concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso” o quando si manifestano gravi forme di condizionamento degli organi elettivi, tali da alterare l’attività amministrativa e compromettere il buon andamento dell’ente.
L’insediamento della Commissione rappresenta dunque un passaggio cruciale per il futuro istituzionale di Capaccio Paestum, che si trova oggi a fare i conti con una delle crisi politico-amministrative più complesse della sua storia recente. Le operazioni di indagine si svolgeranno mentre la campagna elettorale entra nel vivo e i cittadini si preparano a scegliere una nuova guida per la città. Un voto che si preannuncia teso, sorvegliato e decisivo.