🔴Finisce la corsa di Vincenzo De Luca.

«Incostituzionale la legge della Regione Campania». Il governatore campano, quindi, deve arrendersi: non potrà ricandidarsi per la terza volta perché la legge varata a novembre dal consiglio regionale è stata bocciata dalla Corte costituzionale. A impugnare la norma campana la presidenza del Consiglio dei ministri. 

Quasi due ore di discussione con un ritmo a tratti serrato stamattina alla Corte costituzionale. 

Da un lato Ruggero Di Martino ed Eugenio De Bonis, avvocati dello Stato; dall’altro quelli della Regione Campania (Giandomenico Falcon, Aristide Police, Marcello Cecchetti). Per quest’ultimi ci sarebbe ormai «un diritto vivente formatosi nella giurisprudenza e la già avvenuta promulgazione da parte di altre Regioni, Veneto, Marche e Piemonte, di leggi che, sul presupposto del carattere non autoapplicativo del principio, lo hanno introdotto a valere dal mandato presidenziale in corso o da quello successivo».

«Non sono riuscito a capire – spiega Falcon – per quale ragione le leggi del Veneto, delle Marche e del Piemonte, che fanno riferimento al computo dei mandati successivi all’approvazione delle legge, andrebbero bene mentre non andrebbe bene quella della Campania, che ingloba nel computo dei mandati anche quello in corso». Ci sono i precedenti certo ma è la prima volta che davanti alla Corte Costituzionale viene impugnata una legge sul terzo mandato di un governatore. Da qui la cautela dei giudici, a cominciare dal giudice relatore Giovanni Pitruzzella.