Il Circolo Legambiente Stella Maris di Agropoli ha ufficialmente chiesto alle autorità competenti di verificare la legittimità dei lavori in corso nell’area costiera di San Francesco. In una lettera indirizzata al sindaco di Agropoli, al presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e alla Capitaneria di Porto di Agropoli, l’associazione ambientalista esprime forte preoccupazione per l’impatto ambientale degli interventi in atto.

Secondo quanto riportato da Legambiente, nei giorni scorsi una chiatta ha depositato blocchi di pietra sia in mare che sulla costa, mentre una ruspa ha modificato significativamente la morfologia della spiaggia, ampliandola di oltre cento metri e realizzando una strada sterrata che collega il parcheggio del resort San Francesco alla battigia. L’intervento, dall’evidente impatto sul paesaggio e sull’ambiente marino, ha suscitato clamore e preoccupazione, soprattutto perché l’area ricade all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, soggetta a vincoli ambientali e paesaggistici particolarmente stringenti.

Legambiente chiede quindi un’immediata verifica delle autorizzazioni e della conformità dei lavori ai progetti eventualmente approvati. L’associazione ha allegato alla richiesta una serie di fotografie che documentano lo stato attuale dell’area e le modifiche apportate, sollecitando un riscontro urgente da parte delle istituzioni preposte al controllo.

Il presidente di Legambiente Stella Maris, Mario Salsano, ha dichiarato che l’intervento in corso potrebbe compromettere l’equilibrio naturale della zona e alterare il paesaggio costiero, con possibili ripercussioni sulla flora, sulla fauna e sulla stabilità della linea di costa.

Ora si attende la risposta delle autorità, chiamate a chiarire se i lavori in atto siano legittimi o se sia necessario un intervento per bloccare eventuali abusi. Nel frattempo, cresce l’attenzione della cittadinanza e delle associazioni ambientaliste su una vicenda che potrebbe avere importanti ripercussioni sul futuro dell’area di San Francesco.