di Mario Bamonte

 

Il Vangelo di domenica ci ha presentato l’esperienza burrascosa dei discepoli che, sulla barca con Gesù, si ritrovano ad affrontare la tempesta.

I discepoli erano esperti pescatori, uomini abituati alle insidie dell’acqua, ma “una tempesta poteva metterli in difficoltà”.  Gesù, dopo averli invitati a salire in barca e a prendere il largo, sembra metterli alla prova: egli dorme nonostante la tempesta.

Papa Francesco evidenzia come il comportamento di Gesù miri a “rafforzare la fede dei discepoli e a renderli più coraggiosi. Essi infatti, escono da questa esperienza più consapevoli della potenza di Gesù e della sua presenza in mezzo a loro, e dunque più forti e più pronti ad affrontare gli ostacoli, le difficoltà, compresa la paura di avventurarsi ad annunciare il Vangelo”.

Come per i discepoli di un tempo, anche con noi, discepoli d’oggi, Gesù fa lo stesso: ci riunisce attorno a Sé nell’Eucarestia e ci invita a prendere il largo, “non ci risparmia le contrarietà ma, senza mai abbandonarci, ci aiuta ad affrontarle”; fa tutto questo per renderci coraggiosi, per insegnarci a stringerci sempre di più a Lui e rendere presente il Regno dei Cieli perché “con Gesù al nostro fianco possiamo farlo crescere insieme al di là di ogni barriera”.

 

Mario Bamonte