di Mario Bamonte

Nel marasma della vita quotidiana, “siamo bombardati da mille messaggi. Parecchi sono superficiali e inutili, altri rivelano una curiosità indiscreta o, peggio ancora, nascono da pettegolezzi e malignità. Sono notizie che non servono a nulla, anzi fanno male. Ma ci sono anche notizie belle, positive e costruttive, e tutti sappiamo quanto fa bene sentirsi dire cose buone, e come stiamo meglio quando ciò accade”.
Tra le cose da raccontare da raccontare, ci ricorda papa Francesco, facciamo fatica a parlare della cosa piĂą bella: il nostro incontro con GesĂą.
Ciascuno di noi ha un’esperienza personale dell’incontro con Cristo, “ciascuno di noi potrebbe dire tanto in proposito: vedere come il Signore ci ha toccato, e questo condividerlo, non facendo da maestro agli altri, ma condividendo i momenti unici in cui ha percepito il Signore vivo, vicino, che accendeva nel cuore la gioia o asciugava le lacrime, che trasmetteva fiducia e consolazione, forza ed entusiasmo, oppure perdono, tenerezza”.
Fa bene al cuore condividere questi momenti nei quali si rende presente GesĂą stesso, come nel caso degli apostoli, riuniti nel Cenacolo, i quali fanno esperienza del Risorto proprio attraverso il racconto dei discepoli di Emmaus.
Raccontare la propria esperienza di fede, dunque, è bello ed importante, poiché rende Gesù presente in mezzo a noi.

Mario Bamonte