Ieri, 22 giugno, nella sala Caduti di Nassiriya del Consiglio Regionale della Campania si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge sul diritto all’oblio oncologico. Prima firmataria della proposta di legge presentata alla Camera dei Deputati è l’onorevole Maria Elena Boschi.
Anche se si tratta di una materia legislativa di competenza nazionale, il consiglio regionale della Campania ha approvato all’ unanimità la mozione sul riconoscimento del diritto all’oblio oncologico presentata dal consigliere regionale Tommaso Pellegrino e da Vincenzo Alaia, presidente della Commissione Sanita’. Tanti i presenti all’iniziativa di ieri compreso l’Assessore regionale all’agricoltura, Nicola Caputo.

Cerchiamo ora di capire perché si parla di “oblio oncologico” e “perché questa legge è così importante”. La legge mira a garantire a chi supera una patologia tumorale lo stesso trattamento riservato agli altri cittadini, mettendo fine a tante discriminazioni come l’accesso ai servizi bancari e assicurativi, alle procedure di adozione e altro ancora. Attualmente, questa possibilita’ e’ negata a circa un milione di cittadini italiani.

Sul tema altri paesi europei hanno già legiferato, compreso il Parlamento Europeo.

Si può parlare di una legge bipartisan, sottoscritta da parlamentari di diverse forze politiche sia di maggioranza che di opposizione. L’on.le Boschi, raggiunta dai nostri microfoni, sottolinea che su certe battaglie il Parlamento deve essere unito perché la legge, se approvata, permette di superare barriere e gli ostacoli nei confronti di ex-pazienti oncologici che hanno superato la malattia.

Il consigliere regionale Tommaso Pellegrino che, lo ricordiamo, è anche medico oncologico, ha fortemente sostenuto questa proposta di legge e ha evidenziato come il diritto all’oblio è prima di tutto un gesto di civiltà e la legge è stata pensata proprio per superare un’ingiustizia e discriminazioni che sono costretti a subire gli ex pazienti oncologici.

L’auspicio, ora, è che si arrivi a rapida approvazione affinchè chi supera una patologia tumorale abbia lo stesso trattamento riservato agli altri cittadini e meriti un futuro senza discriminazioni.