“Abbiamo sentito un tonfo, siamo tornati indietro ed abbiamo visto Rafael a terra sommerso dai massi di cemento”.

 


Una scena agghiacciante quella descritta dagli amici del 25enne che ieri mattina ha perso la vita mentre rientrava a casa dopo una serata in discoteca. La tragedia dinanzi alla discoteca “La Grotta” situata in località Caprioli nel comune di Pisciotta. A perdere la vita Rafael Stifano originario del Venezuela ma da tempo residente a Pellare nel Comune di Moio della Civitella. Il ragazzo ieri mattina intorno alle sei stava camminando lungo la strada provinciale 447 per andare a prendere l’auto dopo aver lasciato la discoteca e rientrare a casa.

Improvvisamente un pezzo del cordolo in cemento della strada ha ceduto e il giovane è caduto nel vuoto. Probabilmente nel tentativo di evitare la caduta nella scarpata Rafael si sarà mantenuto al muro facendosi cadere addosso i massi in cemento che erano pericolanti. Per Rafael non c’è stato più nulla da fare. È morto sul colpo, uno dei massi gli ha provocato lo sfondamento del cranio a livello frontale. Quando gli amici non vedendolo arrivare all’auto sono tornati indietro di sono trovati davanti alla tragica realtà: Rafael riverso a terra ormai privo di vita. Immediatamente gli altri ragazzi hanno fatto scattare l’allarme. Sul posto è giunta una ambulanza del 118 della postazione di Palinuro e i carabinieri della locale stazione di competenza della compagnia di Vallo della Lucania diretta dal Tenente Colonnello Sante Picchi. Il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Vallo, Vincenzo Palumbo ha aperto un fascicolo di indagine. Sul posto è arrivato il medico legale Adamo Maiese che ha eseguito un primo esame esterno. La salma liberata dai massi è stata trasferita presso la sala mortuaria dell’ospedale San Luca di Vallo dove questa mattina alle 10 sarà eseguito l’esame autoptico. Una tragedia immane che ha sconvolto l’intera comunità Cilentana. Rafael aveva trascorso una tranquilla serata in discoteca insieme ad una decina di amici. Con due auto erano partiti da Pellare e come tanti ragazzi cilentani avevano raggiunto la Caprioli per chiedere in allegria la giornata di Pasqua. Una serata con gli amici come tante altre. Invece un assurdo destino ha ucciso Rafael sulla provinciale 447. Il ragazzo stava semplicemnte tornado a casa, per evitare le auto in transito camminava a lato strada. Il cordolo in cemento ha ceduto facendolo precipitare. L’intera area è stata posta sotto sequestro. Sul posto ieri mattina sono arrivati anche gli operai e i tecnici dell’Arechi Multiservice della Provincia di Salerno che hanno delimitato con la rete rossa il tratto di strada dove il giovane è precipitato nel vuoto. Anche i tre grossi massi caduti addosso al ragazzo è ancora sporchi di sangue sono stati posti sotto sequestro e sono stati portati via. Le indagini della Procura di Vallo dovranno far chiarezza su quanto accaduto ed accertare eventuali responsabilità. Al momento non c’è nessuno iscritto nel registro degli indagati ma il procuratore Capo Antonio Ricci tiene a ribadire “Faremo il possibile per capire che cosa è accaduto e risalire alla causa della morte del ragazzo”. Per tutta la giornata di ieri dinanzi alla sala mortuaria dell’ospedale San Luca è stato un via vai di ragazzi provenienti da tutto il Cilento. Rafael era un bravo ragazzo e come tutti i suoi coetanei non aveva tanti sogni da realizzare. Lavorava in un pub a Vallo della Lucania. La sua famiglia originaria del Venezuela da anni ormai si era trasferita nel centro cilentano. Rafael lascia i genitori, un fratello e una sorella. Scene drammatiche quando ieri mattina i familiari sono arrivata a Caprioli. Una famiglia distrutta dal dolore che ora vuole sapere perché Rafael non c’è più. Perché un ragazzo di 25 anni deve trovare la morte mentre cammina lungo una strada. Chi doveva e poteva evitare la sua morte ?

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