đ´Dopo la donna di Paestum di 64 anni, morta anche una donna di Castellabate. Registrati altri due casi. Nessun collegamento
Era originaria di Paestum la donna di 64 anni deceduta allâospedale San Luca di Vallo della Lucania colpita da polmonite da legionellosi dopo un ricovero in una struttura sanitaria di Arezzo. Mentre in Toscana si continua ad indagare per far luce sul grave episodio, nel Cilento resta alta lâattenzione. Non è stato infatti lâunico caso di legionella registrato sul territorio a sud di Salerno. Almeno quattro i casi accertati nelle ultime settimane. Tutti episodi con origini diverse, non collegati e che purtroppo hanno fatto registrare anche un altro decesso. Non câè lâha fatta a superare il contagio da legionella anche una sessantenne di Castellabate arrivata al San Luca con febbre forte e difficoltĂ respiratoria. La donna, come il caso di Paestum è deceduta poco dopo giorni il suo arrivo in ospedale di Vallo.
Subito lâufficio di Prevenzione collettiva dellâAsl di Salerno competente per territorio ha avviato le indagini di rito per risalire al contagio. A quanto pare la donna si sarebbe ammalata dopo essere stata ospitata in un appartamento di Agropoli. Per lei purtroppo non câè stato nulla da fare. Ă andata meglio ad un papĂ Â residente a Casal Velino contagiato in una struttura di accoglienza di Genova dove era andato per accompagnare il figlio ammalato. Mentre il bambino era ricoverato allâospedale Gaslini, lâuomoaveva trovato ospitalitĂ in una struttura aperta ai genitori dei bimbi ammalati. Anche in questo caso sono partiti gli accertamenti che hanno consentito di appurare che lâuomo era stato contagiato utilizzando lâacqua della casa di accoglienza. Fortunatamente il papĂ di Casal Velino ha superato la fase acuta del contagio, per lui è stato scongiurato il peggio. Allâattenzione dellâufficio di Prevenzione che opera sul territorio cilentano anche un altro caso di un paziente che avrebbe contratto il batterio della legionella in una struttura turistica allâestero. In tutti i casi non appena la malattia è stata diagnostica e oggi câè una grande attenzione essendo in grado di eseguire specifici esami, i sanitari dellâospedale San Luca hanno avviato subito lâiter previsto non solo per curare i pazienti ma anche per scongiurare altri contagi. Di prassi il direttore sanitario informa subito lâufficio di prevenzione che avvia le indagini necessarie a risalire allâorigine del contagio. Il batterio ha tempo di incubazione che va dai due ai dieci giorni. Lâiter è stato seguito anche per la donna di Paestum rientrata da Arezzo per ma quale purtroppo non câè stato nulla fare. I controlli sono scattati subito nella clinica San Giuseppe Hospital di Arezzo dove secondo la ricostruzione fatta dallâufficio di igiene pubblica, la donna dal Cilento era arrivata il 14 novembre per essere sottoposta ad un intervento chirurgico di protesi dâanca. Dopo cinque giorni è stata dimessa dalla clinica per fare rientro a casa. Dopo alcuni giorni ha accusato febbre e successivamente difficoltĂ respiratorie
che induce i familiari a rivolgersi all’ospedale di Vallo della Lucania dove viene ricoverata con successivo trasferimento nel reparto di terapia intensiva per una polmonite che fa inizialmente a pensare al Covid, anche se poi si scoprirĂ trattarsi di Legionella. Nonostante la signora non soffriva di patologie polmonari pregresse, che nella malattia del legionario sono una delle principali cause di rischio, le sue condizioni si sono aggravate in poche ore, al terzo giorno la morte con la diagnosi di polmonite provocata da legionella. Dopo la segnalazione partita dallâAsl di Salerno sono partiti gli accertamenti nella clinica privata aretina Sono state finora 4 le ordinanze del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli. âLa vicenda ripropone ancora una volta, l’endemico problema della migrazione di pazienti campani verso le strutture sanitarie, soprattutto private, del centro e del nord del paese. Migrazione, spesso dettata, dalla errata convinzione che altrove la sanitĂ funzioni meglio e dia migliori garanzie nel sottoporsi ad operazioni e cureÂť. Lo sottolinea, in una nota, Paola Raia, consigliere regionale della Campania Gruppo De Luca Presidente e Vicepresidente Commissione SanitĂ .