Fallimento Yele, vanno a processo diciassette indagati.

Nell’udienza preliminare che si è svolta ieri presso il Tribunale di Vallo è stata accolta la richiesta di rinvio a giudizio formula dalla Procura al termine delle indagini. L’inchiesta è partita oltre due anni fa sulla società partecipata che per anni ha gestito la raccolta rifiuti in 49 comuni del Cilento. Saranno processati l’ex presidente Marcello Ametrano, attuale consigliere provinciale e capogruppo di opposizione al Comune di Vallo, il direttore generale Sergio Di Blasi attuale vice sindaco di Pisciotta e Gabriele Falcione, componente del Cda dal 2010 al 2013 ed attuale amministratore a Sessa Cilento. Con loro altre 14 persone tra cui amministratori di diverse cooperative in servizio presso la Yele, tutti però andranno alla sbarra con capi di imputazione ridotti rispetto all’avvio delle indagini. L’inchiesta denominata ‘Piazza Pulita’ e condotta dalla Guardia di Finanza su delega dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, scoprì un buco da 30 milioni di euro nei bilanci della società, con l’iscrizione nel registro degli indagati di 29 persone tra amministratori, consulenti e componenti degli organi di vigilanza: ben 45 le ipotesi di reato contestate inizialmente, che andavano dalla bancarotta fraudolenta alla frode fiscale e al peculato, con grave pregiudizio per i creditori e l’Erario. Nei confronti di 14 indagati, il gip aveva disposto il sequestro preventivo, poi revocato, di beni per oltre 20 milioni di euro: tra questi figuravano quasi 100 immobili tra fabbricati e terreni, 25 veicoli e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro.

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