Almanacco di oggi 17 Novembre 2020
Buongiorno…
Oggi Martedi 17 Novembre 2020
IL SOLE : sorge alle 7:01 e tramonta alle 16:48
LA LUNA : tramonta alle 11:35 e sorge alle 21:05
Il Santo del giorno :
S. Elisabetta
S. Elisabetta, figlia di Andrea re d’Ungheria e di Gertrude, nacque in Presburgo l’anno 1207. A quattro anni, secondo l’uso dei tempi, era già promessa in sposa al principino Ludovico, col quale fu educata e crebbe tra il fasto ed i cattivi esempi della corte. Ma il Signore la prevenne con le sue benedizioni e non permise che fosse guastata dall’aria contagiosa delle ricchezze e dei piaceri.
Appena quindicenne adunque per volontà dei parenti impalmò il promesso sposo Ludovico IV, langravio di Turingia, il quale per primo dono di nozze le presentò uno specchio riflettente l’immagine del Salvatore. D’allora un triplice amore: verso la famiglia, Dio ed il prossimo divenne l’occupazione di tutta la sua vita. A questo fine Elisabetta divise le ore del giorno tra la preghiera, il lavoro, le visite agli infermi e il soccorso agli indigenti.
Biasimata spesso dai cortigiani quasi che il suo modo di vivere convenisse più ad una monaca che ad una principessa, essa appoggiata dal suo pio marito seppe imporre silenzio ed indurre molti a seguire i suoi esempi. Entrando in chiesa, deponeva la regale corona, stimandosi indegna di comparire col capo ornato di gemme dinanzi a Colui che fu incoronato di spine. Similmente aborriva ogni sfarzo, ma pregava, lavorava e colla sua carità illuminata prìavvedeva ogni giorno a più di 900 poveri. Ella stessa si portava nei tuguri dei villaggi e li consolava materialmente e spiritualmente i miseri. L’incontrò un giorno il duca in questo pio esercizio con un involto pieno di pani, e volle ad ogni costo veder cosa contenesse: apertolo, non vi trovò che un fascio di rose fragranti. Altra volta raccolse un fanciullo lebbroso e, curatolo, lo depose nel suo letto coniugale; salito il principe in camera e tirate le coperte, invece del lebbroso trovò l’immagine del Crocifisso.
In quel tempo si diffuse in tutta la Germania una spaventosa carestia a cui la madre dei poveri (così era comunemente chiamata la nostra Santa) andò incontro dando fondo al ricco erario e privandosi di tutti gli oggetti di lusso.
Ma il Signore volle dalla sua serva fedele prove d’amore e fedeltà ben maggiori. Ludovico, partito coi crociati per la Terra Santa, quando fu giunto ad Otranto, cadde infermo e morì. A tanta sciagura si aggiunse la più spietata persecuzione. Il cognato Enrico, usurpato il langraviato, spogliò Elisabetta di tutte le sue possessioni e barbaramente la scacciò di corte con i suoi 4 bambini. Un bando vietava ai sudditi di accoglierla, e la regina dei poveri non trovò rifugio che in una stalla. È straziante quella pagina della sua vita; ella però tutto sopportò con animo profondamente rassegnato, e Dio volle che le fosse resa giustizia. Per opera del padre suo fu reintegrata nei suoi diritti e in quelli dei figli: restituiti i beni, le fu restituita la corona e proposta anche la mano di un principe; ma essa, vestendo l’abito e la fune del poverello d’Assisi, preferì la povertà ad ogni gloria umana, riconoscente a Dio dei dolori e di tutte le ingratitudini sofferte.
Protettrice di:fornai, infermieri, ordine francescano secolare, società caritatevoli
Nati oggi :
Carlo Verdone, regista , attore, sceneggiatore italiano (1950)
Il proverbio del giorno :
L’occasione fa l’uomo ladro
La frase del giorno :
“Godi delle piccole cose, perche’ un giorno ti guarderai indietro e ti accorgerai che erano grandi“
Robert Brault
Viaggiare nel Cilento 
Giuratevi amore eterno sul sentiero degli innamorati
Dalla scogliera di Ascea parte il sentiero degli innamorati, una bellissima passeggiata che si articola lungo il costone roccioso sul mare da cui si gode di un panorama spettacolare. Curato in ogni particolare, il percorso è poco più lungo di 2 chilometri, con un dislivello di circa 140 metri.
Si percorre tutta la scogliera, contemplando l’erica, il mirto, la ginestra, il rosmarino e tutta la flora che compone la splendida macchia mediterranea, fino ai resti della Torre del Telegrafo. Nell’ultimo tratto si possono ammirare tre tipi di orchidee selvatiche di particolare pregio: l’orchis Simia, l’orchis Italica e l’ophris Apifera.
Il sentiero va percorso con calma, concedendosi il giusto tempo per ristorarsi e ammirare il panorama. Il cammino non è lunghissimo, alcuni tratti presentano qualche difficoltà ma la vista che si aprirà una volta arrivati alla Torre del Telegrafo di Ascea vi ripagherà di tutto lo sforzo: la costa cilentana da Acciaroli a Palinuro, con l’orchestra del mare che suona la risacca, le pietre, la spuma ondosa con il canto delle rondinelle di mare e lo stormire di alcune piante solleticate dal vento. Le regole da seguire sono poche ma necessarie: dotarsi di acqua, scegliere abbigliamento e scarpe adeguate, optare per l’ora giusta, andare piano, ammirare con gli occhi e con il cuore questo luogo speciale.
Il Sentiero degli Innamorati ad Ascea è un posto dove l’opera dell’uomo si è armonizzata con la bellezza della natura per valorizzare un angolo suggestivo e affascinante.
LA RICETTA DEL GIORNO 
Biscotti con mele, pinoli e uvetta
Dosi per 4 persone: 300 g di farina 00; 80 g di farina di grano duro; 200 g di zucchero di canna; 200 g di burro; 260 g di mele grattugiate; 60 g di uvetta; 100 g di pinoli; 4 tuorli di uova me die; 1 cucchiaino raso di lievito; 1 limone non trattato; 100 g di zucchero a velo; sale; acqua. Sulla tavola fate la fontana con le due farine, formate un incavo e al centro mettete il burro morbido, lo zucchero, un pizzico di sale, la scorza grattata del limone, il lievito e i tuorli. Impastate tutti gli ingredienti, poi allargate la pasta e versatevi le mele, 60 g di pinoli e l’u vetta precedentemente ammollata, strizzata e infarinata. Formate delle palline e disponetele ben distanziate tra loro, in una teglia ricoperta con carta da forno. Appiattitele leggermente in superficie e cuocetele nel forno caldo a 180 °C per circa 15-20 minuti. A cottura ultimata estraete i biscotti dal forno e lasciateli raffreddare. In una ciotola mescolate lo zucchero con pochissima acqua, formando un liquido molto denso. Versatelo a filo sui biscotti e coprite con i pinoli. Lasciate asciugare all’aria, poi disponete i biscotti su un vassoio da portata e servite.